VIOLA E IL BLU, di Matteo Bussola
Dalla domanda “Perché il rosa è il colore delle femmine?” rivolta al suo papà scaturisce un dialogo tra padre e figlia sugli stereotipi di genere. Con parole semplici, comprensibili a tutti, ma senza mai cadere nella banalità, il papà spiega a Viola come ci si aspettino certe cose (azioni, preferenze, comportamenti) dagli uomini e certe altre dalle donne; perché per es. viene chiamato “mammo” un uomo che porta la figlia a passeggio e “donna con le palle” una donna che lavora e magari guadagna più del marito. Come talvolta ci chiudiamo o cerchiamo di chiudere gli altri in gabbie invisibili, gli stereotipi appunto, a causa del nostro saper pensare solo in blu o in rosa, dimenticandoci che in ognuno di noi c’è una variegatissima gamma di colori…
Insomma, un libro che fa riflettere!
Un libro che farei leggere in ogni scuola per insegnare a bambin*/ragazz* ad essere se stess* e ad accettare gli altri per la loro unicità.
Un libro che farei leggere ai genitori e agli insegnanti, che hanno il compito di educare le prossime generazioni, per rendere il mondo un posto più colorato e accogliente.
Un libro che farei leggere a tutti per essere tutti più liberi!
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